Giorgio Gaslini è una figura di musicista unica nel panorama contemporaneo. Autore, pianista, leader riconosciuto e invitato in tutto il mondo, quale concertista e innovatore del linguaggio del jazz di stampo europeo, ha al suo attivo tournees in oltre 30 nazioni, 80 dischi con 9 premi della critica e numerosissimi allievi prestigiosi.
Personalissime le sue opere composte, i suoi balletti, la musica sinfonica e da camera, i songs e la musica da film (con la celebre colonna sonora per La Notte di Michelangelo Antonioni).
Le sue esperienze di musicista attivo nel rapporto quotidiano con il pubblico e quelle di compositore colto, già dalla fine degli anni Cinquanta premono verso una sintesi che lo stesso Gaslini indica come "musica totale" sia nel suo Manifesto del 1954 sia nel libro omonimo edito da Feltrinelli nel 1976.
Caso straordinario è che in questi ultimi decenni la musica, apparsa in campi diversi e in tutto il mondo, si sia orientata a grandi linee nella direzione auspicata da Gastini e da lui per primo percorsa. Tutto ciò fa del Maestro un vero antesignano della musica d'oggi. Questo CD raccoglie alcune sue composizioni cameristiche, tra il 1955 ed il 1995.
Logar, per flauto con interventi pianistici, è un inedito del 1955, caratterizzato da una scrittura ad ampi intervalli, con scatti nervosi, in linea con gli stilemi di quegli anni, ma con più elasticità e merbidezza.
Chorus, per flauto, dedicato a Severino Gazzelloni che lo ha eseguito in tutto il mondo, è stato composto nel 1965 ed è edito dall'Universal di Vienna. E' un brano originalissimo, dal carattere lirico-epico, impostato su materiali seriali e non, con l'intervento libero dell'esecutore nel finale, su una sequenza di suoni tratti da Palestrina. Al centro della composizione l'autore fa ricorso ad un'esplicita gestualità, richiedendo al flautista di battere sui tasti e di segnare il tempo con i piedi.
L'inedito brano Chants-Songs, per flauto e pianoforte, dedicato a Roberto Fabbriciani, è del 1995. E' articolato in cinque sezioni che scaturiscomo l'una dall'altra, come scatole cinesi, e s'intitolano: Lyric Song, Rock Song, Epic Song, Blues Song, Muical Song.
Gaslini è l'unico, oggi in Italia, a compiere felicemente un'operazione di sintesi fra linguaggi differenti, non solo grazie alla sua vasta esperienza internazionale, ma soprattutto per la sua mente aperta e disponibile ad accogliere, per quella sua umanità con la quale sa partecipare alle più diverse culture, rispettandole.
Di ritorno da una sua tournee in Asia, Gaslini compone, nel 1994, una suite di ispirazione birmana, Myanmar Suite. Ne trae poi una versione per quartetto di arpe, che vede la sua prima esecuzione proprio con questo CD. Il brano s'inserisce nel filone etnico coltivato da Gaslini. Il fascino sonoro è straordinario, fresco, divertito, asciutto, senza facili effetti. Su un ritmo tippettato con le dita sulla cassa di un'arpa, si svolge una delicata melodia orientaleggiante, dai toni tenui e dai profumi delicati. Domande e risposte fra gli strumenti creano antifone suggestive. Le movenze sono leggere e libere come farfalle.
Il senso di libertà è una delle sensazioni più belle che la musica di Gaslini sa regalarci.
L'aspetto ludico, abbinato agli stimoli visivi, al runorismo e alla gestualità, sta alla base di Open Music, per due pianofoti, brano che utilizza sei carte da gioco, dipinte dal Maestro, dove in ognuna vi sono due note sulle quali i pianisti devono improvvisare, realizzando una serie cromatica completa. Si realizza una stratificazione di due piani sonori, con polimetrie, poliritmie, poliarmonie ad opera dei due interpreti che danno vita anche a una sorta di teatro musicale. La composizione è del 1993 ed è inedita.
Battiti, per violino solo e coro da camera (1994), è diviso in tre movimenti: Lento, Moderato, Mosso e contiene testi scriti dallo stesso Gaslini. Il primo movimento s'intitola "Silenzio" e iruzia con il violino solista, seguito dal coro che sussurra le parole "Silenzio, fare il silenzio / in silenzio sto e sento / il silenzio nella mente". Suoni flautati intensificano la sorpresa della seconda lirica "Esco da me" nella quale Gaslini tratta il tema del viaggio e del gioco. La terza sezione s'intitola 'Le nuvole" ed incomincia dopo una rapida cadenza del violino: è una sezione positiva che si conclude sulla frase "Il bimbo sorrise, negli occhi la gioia".
Le sei composizioni raccolte in questo piacevole CD costituiscono una piccola antologia dell'arte musicale di Giorgio Gaslini, l'unico compositore che ai nostri giorni meriti un posto singolare nel panorama della grande musica del nostro tempo.
Chorus, per flauto, dedicato a Severino Gazzelloni che lo ha eseguito in tutto il mondo, è stato composto nel 1965 ed è edito dall'Universal di Vienna. E' un brano originalissimo, dal carattere lirico-epico, impostato su materiali seriali e non, con l'intervento libero dell'esecutore nel finale, su una sequenza di suoni tratti da Palestrina. Al centro della composizione l'autore fa ricorso ad un'esplicita gestualità, richiedendo al flautista di battere sui tasti e di segnare il tempo con i piedi.
L'inedito brano Chants-Songs, per flauto e pianoforte, dedicato a Roberto Fabbriciani, è del 1995. E' articolato in cinque sezioni che scaturiscomo l'una dall'altra, come scatole cinesi, e s'intitolano: Lyric Song, Rock Song, Epic Song, Blues Song, Muical Song.
Gaslini è l'unico, oggi in Italia, a compiere felicemente un'operazione di sintesi fra linguaggi differenti, non solo grazie alla sua vasta esperienza internazionale, ma soprattutto per la sua mente aperta e disponibile ad accogliere, per quella sua umanità con la quale sa partecipare alle più diverse culture, rispettandole.
Di ritorno da una sua tournee in Asia, Gaslini compone, nel 1994, una suite di ispirazione birmana, Myanmar Suite. Ne trae poi una versione per quartetto di arpe, che vede la sua prima esecuzione proprio con questo CD. Il brano s'inserisce nel filone etnico coltivato da Gaslini. Il fascino sonoro è straordinario, fresco, divertito, asciutto, senza facili effetti. Su un ritmo tippettato con le dita sulla cassa di un'arpa, si svolge una delicata melodia orientaleggiante, dai toni tenui e dai profumi delicati. Domande e risposte fra gli strumenti creano antifone suggestive. Le movenze sono leggere e libere come farfalle.
Il senso di libertà è una delle sensazioni più belle che la musica di Gaslini sa regalarci.
L'aspetto ludico, abbinato agli stimoli visivi, al runorismo e alla gestualità, sta alla base di Open Music, per due pianofoti, brano che utilizza sei carte da gioco, dipinte dal Maestro, dove in ognuna vi sono due note sulle quali i pianisti devono improvvisare, realizzando una serie cromatica completa. Si realizza una stratificazione di due piani sonori, con polimetrie, poliritmie, poliarmonie ad opera dei due interpreti che danno vita anche a una sorta di teatro musicale. La composizione è del 1993 ed è inedita.
Battiti, per violino solo e coro da camera (1994), è diviso in tre movimenti: Lento, Moderato, Mosso e contiene testi scriti dallo stesso Gaslini. Il primo movimento s'intitola "Silenzio" e iruzia con il violino solista, seguito dal coro che sussurra le parole "Silenzio, fare il silenzio / in silenzio sto e sento / il silenzio nella mente". Suoni flautati intensificano la sorpresa della seconda lirica "Esco da me" nella quale Gaslini tratta il tema del viaggio e del gioco. La terza sezione s'intitola 'Le nuvole" ed incomincia dopo una rapida cadenza del violino: è una sezione positiva che si conclude sulla frase "Il bimbo sorrise, negli occhi la gioia".
Le sei composizioni raccolte in questo piacevole CD costituiscono una piccola antologia dell'arte musicale di Giorgio Gaslini, l'unico compositore che ai nostri giorni meriti un posto singolare nel panorama della grande musica del nostro tempo.
Renzo Cresti (note al CD "Gaslini chamber music", 1996, Discantica 10)
2 commenti:
Giorgio GAslini è un musicista poliedrico e di lungo corso. Fu anche un enfant prodige esordì in RAI, diretta radio a fine anni quaranta ancora minorenne. Ha anche un altissimo concetto di sè; più dello stesso Sun RA, credo.
La sintesi del giudizio su di lui è quella che un ragazzo di Roma urlò dal palco di Umbria Jazz nel 1975:
A regà, pe fa er Jazz ce vole er core!
GAslini ce prova ma nun ce riesce!!
Seguitono dieci minuti di ovazione
Roberto di Pietro
Giorgio Gaslini è un musicista poliedrico e di lungo corso. Nessuno ricorda che fu anche un enfant prodige; esordì in RAI, diretta radio, ancora minorenne, a fine anni quaranta. Ha un altissimo concetto di sè; più dello stesso Sun Ra,credo. O di Mourinho.
La sintesi del giudizio su di lui è quella che un ragazzo di Roma urlò dal palco di Umbria Jazz nel 1975:"A regà, pe fa er Jazz ce vole er core!
Gaslini ce prova ma nun ce riesce!!"
Eh si, è così, purtroppo. Il jazz è "categoria dello spirito" , non della ragione!
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