Recentemente Andreas Gloeckkner, musicologo dell'Archivio di Bach di Lipsia che ha svolto ricerche musicali presso la chiesa St. Pauli dell'Università di Lipsia, nello stesso archivio universitario ha rinvenuto tre autografi inediti di Bach. Si tratta di documenti risalenti agli anni 1743, 1745 e 1748 che aggiungono preziosi tasselli alla biografia di Bach. L'importanza di questi autografi è da sottolineare soprattutto perché essi ci permettono di circostanziare con maggiore attendibilità la data di morte di Bach, sino ad ora incerta. Abbiamo chiesto a Gloeckner i dettagli di questa scoperta.
Ci può dire cosa l'ha portata sulle tracce di questi autografi?
«Nel 2007 mi fu chiesto di scrivere un saggio su "Bach e l'Università di Leipzig" in occasione dei seicento anni dell'Università che ricorreranno nel 2009. Poiché nelle letteratura bachiana già esistente questo aspetto non è evidenziato, nella primavera del 2008 iniziai una ricerca sistematica degli atti presenti nell'archivio dell'università. Ad un certo punto trovai tracce che mi condussero direttamente a due di questi autografi di Bach. In un protocollo del concilio universitario del 1753 avevo letto che il successore di Bach, Gottlob Harrer aveva scritto una "lettera di raccomandazione" per il primo prefetto di allora Johann Adam per una borsa di studio da assegnargli in quanto allievo meritevole. Ciò mi fece pensare che anche Bach avesse potuto scrivere tali lettere. In effetti alcuni giorni seguenti trovai un fascicolo contenente le lettere di raccomandazione scritte per mano di Bach. Tali fascicoli non erano più stati consultati dalla seconda metà del XVIII secolo, pertanto non erano stati ancora catalogati».
Ci può dire cosa l'ha portata sulle tracce di questi autografi?
«Nel 2007 mi fu chiesto di scrivere un saggio su "Bach e l'Università di Leipzig" in occasione dei seicento anni dell'Università che ricorreranno nel 2009. Poiché nelle letteratura bachiana già esistente questo aspetto non è evidenziato, nella primavera del 2008 iniziai una ricerca sistematica degli atti presenti nell'archivio dell'università. Ad un certo punto trovai tracce che mi condussero direttamente a due di questi autografi di Bach. In un protocollo del concilio universitario del 1753 avevo letto che il successore di Bach, Gottlob Harrer aveva scritto una "lettera di raccomandazione" per il primo prefetto di allora Johann Adam per una borsa di studio da assegnargli in quanto allievo meritevole. Ciò mi fece pensare che anche Bach avesse potuto scrivere tali lettere. In effetti alcuni giorni seguenti trovai un fascicolo contenente le lettere di raccomandazione scritte per mano di Bach. Tali fascicoli non erano più stati consultati dalla seconda metà del XVIII secolo, pertanto non erano stati ancora catalogati».
Mi è parso di capire che questi autografi sono delle lettere di raccomandazione, vero?
«Esattamente, si tratta di cosiddetti certificati, ossia lettere di raccomandazione che Bach ha scritto di suo pugno per tre dei suoi prefetti negli anni 1743, 1745 e 1748. Questi si candidavano per una borsa di studio che il medico Mathern Hammer dell'Università di Leipzig aveva istituito dal 1591 per alunni molto dotati e bisognosi della Scuola lipsiense di S. Torrimaso».
Che funzione avevano a quei tempi tali lettere di raccomandazione?
«Per una assunzione o per ottenere una borsa di studio tali lettere erano indispensabili, perciò molti alunni si rivolgevano a Bach al fine di ottenerle. Che Bach avesse scritto tali certificati per delle assunzioni ci era già noto, ma che ne avesse scritti per l'ottenimento di borse di studio è una novità, così come ci era finora sconosciuta l'esistenza di una borsa di studio per alunni bisognosi della Scuola di S. Tommaso».
Tra gli atti dell'Università si trova inoltre un protocollo contenente elementi utili a stabilire l'anno di morte di Bach. Cosa ci dice al riguardo?
«Da un protocollo del 21 giugno 1753 si evince che il prefetto Johann Adam Franck aveva sostituito dal 1750 J.S. Bach, cantore ormai malato di S. Tommaso. Come prefetto della prima cantoria Franck aveva probabilmente curato anche la parte musicale del funerale di Bach il 30 o il 31 Luglio 1750 e, per incarico della vedova Anna Magdalena si occupò dei suoi affari fino alla nomina del suo successore».
Quale importanza hanno i nuovi autografi per la ricerca bachiana?
«Per quanto riguarda l'anno di morte di Bach (1750) il protocollo già citato fornisce una importante informazione. Al più presto il sabato santo (28 marzo) o il lunedì dell'Angelo (30 marzo) del 1750 il cantore di S. Tommaso si sottopose ad una operazione agli occhi, in seguito alla quale mori quattro mesi dopo. Secondo affermazioni di Carl Philipp Emanuel Bach, suo padre aveva ancora una vivace "forza d'animo e fisica". Tuttavia la sua vista era fortemente danneggiata, pertanto al più tardi il venerdì santo del 1750 fu sostituito nei suoi compiti. Bach subì poi una seconda operazione il 4 e l'8 Aprile 1750 a cui però seguì una infezione che lo portò alla morte. Secondo i documenti in nostro possesso Bach sicuramente alla Pentecoste del 1750
non era in grado di espletare le sue funzioni di cantore di S. Tommaso, pertanto Johann Adam Franck quella domenica dovette non solo partecipare alla celebrazione religiosa nella chiesa universitaria St. Pauli, ma anche a quelle delle chiese di S. Nicola e S. Tommaso per sostituire il cantore malato. Anche dopo la morte di Bach, Franck si occupò della musica a S. Tommaso, certamente fino al 29 Settembre 1750, quando Gottlob Harrer fu nominato successore cantore».
«Esattamente, si tratta di cosiddetti certificati, ossia lettere di raccomandazione che Bach ha scritto di suo pugno per tre dei suoi prefetti negli anni 1743, 1745 e 1748. Questi si candidavano per una borsa di studio che il medico Mathern Hammer dell'Università di Leipzig aveva istituito dal 1591 per alunni molto dotati e bisognosi della Scuola lipsiense di S. Torrimaso».
Che funzione avevano a quei tempi tali lettere di raccomandazione?
«Per una assunzione o per ottenere una borsa di studio tali lettere erano indispensabili, perciò molti alunni si rivolgevano a Bach al fine di ottenerle. Che Bach avesse scritto tali certificati per delle assunzioni ci era già noto, ma che ne avesse scritti per l'ottenimento di borse di studio è una novità, così come ci era finora sconosciuta l'esistenza di una borsa di studio per alunni bisognosi della Scuola di S. Tommaso».
Tra gli atti dell'Università si trova inoltre un protocollo contenente elementi utili a stabilire l'anno di morte di Bach. Cosa ci dice al riguardo?
«Da un protocollo del 21 giugno 1753 si evince che il prefetto Johann Adam Franck aveva sostituito dal 1750 J.S. Bach, cantore ormai malato di S. Tommaso. Come prefetto della prima cantoria Franck aveva probabilmente curato anche la parte musicale del funerale di Bach il 30 o il 31 Luglio 1750 e, per incarico della vedova Anna Magdalena si occupò dei suoi affari fino alla nomina del suo successore».
Quale importanza hanno i nuovi autografi per la ricerca bachiana?
«Per quanto riguarda l'anno di morte di Bach (1750) il protocollo già citato fornisce una importante informazione. Al più presto il sabato santo (28 marzo) o il lunedì dell'Angelo (30 marzo) del 1750 il cantore di S. Tommaso si sottopose ad una operazione agli occhi, in seguito alla quale mori quattro mesi dopo. Secondo affermazioni di Carl Philipp Emanuel Bach, suo padre aveva ancora una vivace "forza d'animo e fisica". Tuttavia la sua vista era fortemente danneggiata, pertanto al più tardi il venerdì santo del 1750 fu sostituito nei suoi compiti. Bach subì poi una seconda operazione il 4 e l'8 Aprile 1750 a cui però seguì una infezione che lo portò alla morte. Secondo i documenti in nostro possesso Bach sicuramente alla Pentecoste del 1750
non era in grado di espletare le sue funzioni di cantore di S. Tommaso, pertanto Johann Adam Franck quella domenica dovette non solo partecipare alla celebrazione religiosa nella chiesa universitaria St. Pauli, ma anche a quelle delle chiese di S. Nicola e S. Tommaso per sostituire il cantore malato. Anche dopo la morte di Bach, Franck si occupò della musica a S. Tommaso, certamente fino al 29 Settembre 1750, quando Gottlob Harrer fu nominato successore cantore».
di Valeria Andriani ("il giornale della musica", Anno XXV, n.257, marzo 2009)
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