Omeopatia musicale: pillole per attenuare il male dell'insensibilità culturale dilagante.
Curarsi con la musica senza necessariamente ricorrere al suono...

mercoledì, settembre 13, 2006

Conversazione con Federico Maria Sardelli

Alla fine di maggio è andata in scena al Teatro della Pergola di Firenze l'Atenaide: un melodramma vivaldiano in prima esecuzione assoluta, con la regia di Massimo Gasparon e la direzione musicale di Federico Maria Sardelli, il quale si è occupato di scegliere il cast, composto quasi esclusivamente di giovani provenienti dalle classi del «Maggio Formazione», emanazione del Maggio Musicale Fiorentino. Durante le prove abbiamo incontrato il maestro Sardelli, che ci parla della preparazione dell'edizione di questa rarissima opera e dei suoi numerosi progetti discografici, che riguardano alcuni fra i più rinomati compositori barocchi.
Questa riscoperta vivaldiana è destinata a rimanere un'esperienza isolata oppure se ne sta già preparando un secondo allestimento e magari un'incisione?
Ho in animo di inciderla per Naive nell'ambito della ponderosa Vivaldi Edition, ma il lavoro comincerà solo in estate, con tutta probabilità in coincidenza con il Festival di Barga. Sono felice di poter riprendere una partitura oltremodo interessante, ricca di materiale musicale di una qualità straordinaria. A Barga il cast vocale sarà oltretutto diverso, e per il compact disc avrò quindi un gruppo di specialisti affermati a livello mondiale: per una serie di motivi è tuttavia ancora prematuro rivelare i loro nomi.
Quali sono invece le Sue incisioni di imminente pubblicazione?
Sono due, ed entrambi vedono la mia orchestra Modo Antiquo operare al fianco di soprani diversissimi fra loro ed ugualmente stimolanti. Inferno è l'affascinante titolo di un compact disc monografico interamente dedicato alle Cantate e ad una scelta di musica strumentale di Alessandro Scarlatti. La casa editrice è la tedesca Cpo e fra pochissimi giorni il disco sarà disponibile anche in Italia. Il clima delle partiture selezionate (tutte per voce di soprano) è altamente drammatico. La ricerca musicologica è stata compiuta sulle fonti manoscritte da Elisabeth Scholl, cantante raffinata e studiosa scientificamente inappuntabile che ha anche realizzato l'edizione critica di brani che lasciano stupefatti per la maestria compositiva e la bellezza delle melodie. Lavorare con Elisabeth è stato davvero interessante, perché oltre a essere un'artista sensibile e colta in lei trovo lo scrupolo filologico e la capacità di interagire serenamente con l'orchestra.
Anna Caterina Antonacci poi è la protagonista di un recital registrato a febbraio a Parigi, e di prossima pubblicazione per la Naive. Si tratta di un percorso dedicato al recitar cantando, ricco di partiture in cui il talento di attore-cantante deve trasparire anche nell'incisione. I brani scelti, che comprendono opere di Monteverdi e Giramo (una vera e propria scena di pazzia), mi hanno dato modo di lavorare con uno dei talenti vocali ed interpretativi più alti del panorama mondiale. La Antonacci è dotata del raro dono di emanare col suo canto una sorta di magnetismo che coinvolge ed entusiasma chi lavora con lei.
Quali titoli inciderà per la Vivaldi Edition?
Uno è già inciso, ed attende solo la pubblicazione, che presumibilmente avverrà fra ottobre e novembre di quest'anno: si tratta di una raccolta di sei Concerti per violino solista, archi e basso continuo di strabiliante difficoltà e virtuosismo. Proprio per questo motivo i curatori dell'edizione hanno voluto intitolare questo volume Concerti di sfida. Io e Modo Antiquo accompagnamo in questa impresa davvero titanica il violinista Anton Steck, che ci ha sorpreso per l'abilità e il coraggio dimostrati nell'affrontare partiture che Vivaldi - eccelso strumentista - aveva probabilmente concepito per se stesso sperimentando soluzioni tecniche ardite quali estensioni della mano, salti di corda, insomma... un Paganini ante litteram. Quattro dei sei Concerti registrati in questo disco sono fino ad oggi inediti. La mia collaborazione con la Vivaldi Edition promossa da Naive proseguirà con un'agenda fitta ed entusiasmante che comprende per ora alcuni punti fermi: nel 2007 preparerò la registrazione della Serenata a tre, e per il medesimo anno mi appresto a lavorare su Il Farnace, nella versione del 1738, completamente nuova rispetto alla precedente e forse mai andata in scena: si tratterebbe quindi dell'ultimo melodramma vivaldiano. Di questa rielaborazione non ci è giunto il terzo atto, che sarà ricostruito a cura di Frédéric Delàmea.
I Suoi progetti dunque riguardano soprattutto il «Prete Rosso»?
Sempre per Cpo è da tempo decisa l'uscita della mia registrazione integrale dell'Orlando Furioso realizzata in studio nel 2003 dopo le rappresentazioni al Festival di Barga, ma per la casa tedesca ho in animo di realizzare dei compact disc dedicati ai lavori senza numero d'opera di Corelli: partiture interessantissime - come la sonata con tromba - ma inspiegabilmente poco frequentati. Fra i progetti futuri desidero incidere una raccolta di Concerti con molti strumenti di Valentini; ho già reperito alcuni manoscritti (anche in questo caso senza numero d'opera e inediti) con organici interessantissimi.
C'è un disco nei Suoi sogni?
Sogni ne ho molti, ma da molto tempo vorrei incidere l'integrale delle Cantate per contralto di Vivaldi: se potessi scegliere la voce per me ideale chiamerei Nathalie Stutzmann, un timbro magnifico, una virtuosa sbalorditiva e un'artista completa... chissà!
intervista di Mario Marcarini ("Musica", n.177, giugno 2006)

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