Omeopatia musicale: pillole per attenuare il male dell'insensibilità culturale dilagante.
Curarsi con la musica senza necessariamente ricorrere al suono...

mercoledì, marzo 15, 2006

A proprosito di Arturo Toscanini

Guardatelo. E' della nostra razza come voi, ossuto come voi, nervuto come voi. La sua testa è intagliata nell'osso duro, tra mento e fronte, con quei profondi incavi che gli si formano tra orecchio e naso quando serra labbra e mascelle, con quel cipiglio che fa pensare alla guardatura selvaggia del cigno sotto il rigonfio del rostro, con quel collo che l'energia dilata come per riempirglielo di comandi inespressi.
Gabriele D'Annunzio


La musica è tutta dentro di lui: fuoco e febbre. La sua sorprendente memoria non si può spiegare che con il grande amore che egli porta alla bellezza. Non è esercizio o sforzo; è istinto, è sete di possesso. E' una immagine adorata che si imprime nel suo ricordo, non rigida e fredda, ma tutta misteriosa e lucente e vibrante d'anima
Renato Simoni


"Andiamo. Guarda. Attenti un momento. E' una cosa bellissima: calma, delicata, dolce..." dice Toscanini.
E con amore appassionato, con una paziente lentezza, egli mostra con i gesti e con la voce l'andamento d'ogni frase per ogni gruppo di strumenti.
"E' come una donna di spiriti."
Le sue mani si agitano nell'aria, come se suscitassero la visione arcana...
Stefan Zweig


Non si può immaginare quale contributo abbia portato Toscanini se non si sa che cosa fosse suonare in orchestra prima del suo lavoro. Le orchestre italiane in particolare ritenevano spesso ineseguibile molte partiture sinfoniche che adesso si eseguono normalmente. Toscanini significò, prima ancora che autorità personale, disciplina di metodo che coincideva con disciplina morale; se era impaziente per temperamento, insegnò la lunga pazienza necessaria al lavoro dei musicisti.
Carlo Maria Giulini


Stasera Manon, una grande Manon, e se il pubblico non si scuote vuol dire che viviamo in Saturno, invece che sulla Terra. T'assicuro che Toscanini è un vero miracolo di sentimento, di finezza, di sensibilità, di equilibrio. Che piacere ho provato alle prove. Mai e poi mai ho goduto tanto a sentire la mia musica.
Giacomo Puccini


La chiarezza delle intenzioni, nelle prove di Toscanini. Spiegazioni rapide, il suono e il fraseggio come prova indiscutibile di quanto spiegato. Nessun dubbio lasciato agli strumentisti in fase esecutiva. La presenza: prima ancora del gesto. La nettezza del gesto delle braccia, essenziale, dell'espressione delle mani. Lo sguardo. Cose che i musicisti colgono immediatamente. La sicurezza data anche, dalle intenzioni, dalla presenza, dal gesto, allo stesso pubblico.
Gianandrea Gavazzeni

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