Omeopatia musicale: pillole per attenuare il male dell'insensibilità culturale dilagante.
Curarsi con la musica senza necessariamente ricorrere al suono...

lunedì, gennaio 09, 2006

Nikolai Kulbin: la Musica libera

LE TESI DELLA MUSICA LIBERA

La musica della natura, luce, tuono, sibilo del vento, mormorio dell'acqua, canto degli uccelli, sceglie liberamente le sue note. L'usignolo non canta soltanto sulle note della musica attuale; gorgheggia su tutte le note che gli riescono facili.
La musica libera si adegua alle stesse leggi naturali cui si adeguano la musica e ogni altra forma artistica della natura.
Come l'usignolo, l'artista della musica libera non si limita ai toni e ai semitoni. Si serve anche dei quarti e degli ottavi di tono, si serve di una musica in cui i suoni possono essere scelti liberamente.
Questa libertà non disturba né la ricerca di un carattere fondamentale né la semplicità, e non impegna a una fotografica espressione della vita, che viene anzi favorita dalla stilizzazione.
E' necessario introdurre preliminarmente i quarti di tono (che erano usati come «modo enarmonico» già nell'antichità, quando l'uomo era ancora forte di primordiali istinti, e che ancora oggi permangono nella musica indù tradizionale).


I VANTAGGI DELLA MUSICA LIBERA

Nuovo godimento dall'insolito accostamento dei toni.
Nuove armonie con nuovi accordi.
Nuove dissonanze con nuove risoluzioni.
Nuove melodie.
Maggiore ricchezza nella scelta dei possibili accordi e delle possibili melodie.
Intensíficazione del lirismo musicale (il che costituisce il vantaggio più importante perché la musica è essenzialmente lirica). La musica libera offre la più grande possibilità di agire sull'ascoltatore e di suscitare emozioni nella sua anima.
I sottili impasti sonori e le variazioni dei suoni esercitano una forte suggestione sull'animo umano.
Così si accresce la facoltà rappresentativa della musica. Può essere riprodotta la voce della persona amata e imitato il canto dell'usignolo, il fruscio delle foglie, il rumore ora tenero ora tempestoso del vento e del mare. E' possibile rappresentare la dinamica dell'animo umano.
Più facili divengono lo studio e l'applicazione della musica ai colori.
Si accrescono la semplicità e l'efficacia dei mezzi necessari a esercitare e sviluppare l'udito, indispensabili per chi impara.
Si rivela una serie di fenomeni finora ignorati: la stretta concatenazione tra i suoni e i processi che li determinano. Questi legami tra i suoni vicini della scala, che si distinguono per un quarto di tono o persino per intervalli minori, possono ancora venir definiti strette dissonanze, e tuttavia possiedono qualità particolari che le normali dissonanze non hanno.
Le associazioni di suoni vicini suscitano negli uomini sensazioni del tutto inconsuete.
Le vibrazioni dei suoni strettamente congiunti generalmente producono effetti stimolanti.
In tali processi una particolare importanza rivestono l'ineguaglianza delle battute, le interferenze delle tonalità, che sono simili a quelle della luce.
Le vibrazioni degli impasti sonori di note vicine, il loro ritmo, e il loro gioco multiforme rendono assai più facile che nella musica normale la rappresentazione della luce, dei colori e di tutte le cose viventi, e anche l'insorgere di un'atmosfera lirica.
Le associazioni di suoni vicini consentono di creare quadri musicali, formati da specifici piani di colore, che si fondono in mobile armonia, analogamente a quanto avviene nella nuova pittura.


LA MUSICA DEI SUONI IN LIBERTA

La musica potrà compiere un grande progresso se l'artista verrà liberato dalla sua soggezione a determinate note e messo in condizione di servirsi a piacere di qualsiasi intervallo, ad esempio di un terzo o, se vuole, di un tredicesimo di tono, e così via.
Una simile musica permette piena libertà di ispirazione e possiede tutti i vantaggi, già enumerati, della musica naturale; essa può rappresentare esperienze soggettive e al tempo stesso evocare liricamente stati d'animo, illusioní naturalistiche.


LA REALIZZAZIONE PRATICA DELLA MUSICA LIBERA

Gli ascoltatori
Molti ritengono erroneamente che già i quarti di tono siano difficili da distinguere. L'esperienza insegna che tutti gli ascoltatori sono in grado di distinguere facilmente questi intervalli.
Non tutti gli ascoltatori sono invece in grado di distinguere gli ottavi di tono. Proprio per questo suscitano in loro impressioni fortissime; infatti le sensazioni non del tutto chiare e comprensibili agiscono con maggior forza sull'animo umano.
L'esecuzione
L'esecuzione della musica libera è molto semplice. Al pari dei brani musicali con quarti di tono, le improvvisazioni di musica libera possono essere eseguite sia con la voce umana, sia col contrabbasso o col violoncello, sia infine con alcuni tra gli strumenti a fiato, senza che sia necessario trasformarle o intonarle diversamente.
L'arpa può essere accordata sui quarti di tono o su qualsivoglia frazione di tono. La cosa migliore è servirsi dell'arpa «cromatica».
Alla chitarra, alla cetra, alla balalaika è invece necessario aggiungere tasti supplementari.
Il pianoforte può anch'esso essere accordato in modo da consentire l'esecuzione di musica libera, ma il numero delle ottave risulta allora diminuito mentre il disegno della tastiera perde ogni significato e importanza. Per ovviare a questo inconveniente si possono predisporre due piani di corde e di tasti.
Anche altri strumenti possono essere facilmente adattati.
Per studiare i fenomeni della musica libera la cosa più semplice è servirsi di coppe o bicchieri riempiti d'acqua a differenti altezze.
Inoltre ognuno può fabbricarsi uno xilofono.
La grafia
Il sistema dei segni musicali rimane pressoché inalterato. Nei primi tempi sarà necessario aggiungervi l'indicazione del quarto di tono.
Le improvvisazioni di musica libera possono anche essere registrate su disco.
Inoltre le si può trascrivere graficamente mediante linee ascendenti e discendenti.

da "Blaue Reiter" (SE, 1988)

Nessun commento: