Omeopatia musicale: pillole per attenuare il male dell'insensibilità culturale dilagante.
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venerdì, settembre 15, 2006

I Lieder di Johannes Brahms

Dal 1851 al 1896 Brahms pubblicò 31 volumi contenenti 196 Lieder solistici, sei di duetti e cinque di quartetti vocali con accompagnamento di pianoforte. E' una produzione che non si colloca in modo uniforme, perché in alcuni anni fu intensa, in altri ci furono pochi o addirittura un solo Lied e in altri ancora nessuno. Il problema delle influenze esterne è assolutamente pertinente alla composizione liederistica brahmsiana, ma, tranne poche eccezioni, non siamo in grado di dare spiegazioni convincenti. Certamente i 15 Lieder composti nel 1858 danno voce ai sentimenti per Agathe von Siebold e la ricca produzione del 1877 (19 Lieder) fu un'eco viennese al riavvicinamento con Elisabeth von Herzogenberg, e di certo lo ispirarono l'amicizia con la cantante Rosa Girzick e l'infatuazione per Hermine Spies.
I testi utilizzati da Brahms coprono un'ampia gamma, perché li scelse semplicemente per il loro valore musicale e se ne lasciò liberamente ispirare. Utilizzò però molte poesie di Goethe, due di Schiller - Abend e Nänie - e alcune di Storm e Heine. Mostrò una spiccata preferenza per poeti di secondo piano come Klaus Groth, Gustav Freytag, il conte von Schack, Georg Friedrich Daumer, Hermann Lingg e Adolf Frey.
E' possibile classificare cronologicamente, a seconda della forma, la produzione liederistica brahmsiana. Fino al 1860 compose Lieder soltanto strofici o in forma di variazioni, cioè con melodie che si ripetono, ma modificate. L'op. 32 del 1864 segnò una svolta decisiva, perché la semplice divisione in strofe lasciò il posto alla Durchkomponierung, cioè al variare delle melodie sottoposte alle strofe, mentre continuava la composizione di Lieder in forma di variazione. Dal 1873 in avanti il tipo durchkomponiert gradualmente divenne più raro e sparì completamente con l'op. 69 del 1877, in cui predomina ancora una volta la semplice forma strofica. Il Lied in forma di variazione è presente, come elemento tipicamente brahmsiano, durante tutto l'itinerario creativo. Egli seguì il principio goethiano di modificare la melodia in modo da adattarla al diverso contenuto di ciascuna strofa, pur mantenendone fissi i caratteri fondamentali. Usò l'artificio di ripetere la melodia della prima strofa, nota per nota, nell'ultima, per dare all'ascoltatore, dopo le variazioni delle strofe intermedie, la sensazione di un ritorno.
Una delle cause del trattamento prevalentemente diatonico della melodia nei Lieder brahmsiani è l'influsso del canto popolare. (Eccezioni degne di nota sono gli otto Lieder und Gesänge op. 57 su testi di Daumer). Anche i bassi per lo più si muovono diatonicamente e un movimento cromatico è presente solo nelle parti interne. Il modulo ritmico dei primi versi è mantenuto costante anche nelle variazioni melodiche, mentre tecniche ritmiche più complesse sono riservate all'accompagnamento strumentale. Anche se Brahms non era di per sé contrario a usare il timbro in funzione esplicativa, non si servì tuttavia di questo metodo. Gli accompagnamenti sono espressivi, ma non "plastici". Non amava gli imponenti preludi e postludi pianistici, ma faceva subito partire il pezzo (caratteristica, anche questa, del canto popolare). «Oggigiorno i Lieder hanno preso una strada così deviante che non mi posso più attenere troppo strettamente al mio ideale, cioè al canto popolare», scrisse a Clara Schumann.
La grandezza di Brahms compositore di Lieder è più evidente in quelli di argomento serio. L'umore canzonatorio, malizioso e leggero non era di suo gusto e, anche se di tanto in tanto se ne servì, in generale li considerava tratti banali.
Il primo Lied con cui si presentò ai nuovi amici di Düsseldorf fu, come era prevedibile, un lamento amoroso, Liebestreu (op. 3 n. 1). Oltre ai molti Lieder singoli, ancor oggi molto popolari Mainacht, Feldeinsamkeit e Immer leiser wird mein Schlummer, per citarne solo tre - i due cicli 15 Romanzen aus Tiecks "Magelone" e Vier ernste Gesänge valgono a collocarlo, tra i compositori di Lieder, accanto a Schubert.
I Magelone op. 33, scritti a Münster am Stein, dove si trovava in compagnia di Clara Schumann e dei figli di lei, portarono improvvisa celebrità al compositore allora trentenne. E' questo il suo unico ciclo vocale di tipo narrativo e la musica è in forma di variazione, variando di strofa in strofa con ampi interludi senza interruzione prima e dopo ciascuna romanza e anche tra le strofe. Anche se il principio strofico rimane valido, si manifesta nell'ambito più ampio di frasi e raggruppamenti tematici.
I Vier ernste Gesänge op. 121, per cui Brahms stesso preparò il testo traendolo da passi delle Scritture, sono una delle sue opere più sublimi e si collocano in una classe a sé, al di fuori della più limitata categoria del Lied: un ciclo di canti non confessionali di umiltà e di fede che può essere rapportato alle composizioni strumentali brahmsiane su scala più ridotta, proprio come il Requiem ai lavori più ampi. I canti non sono in forma strofica e la musica è severa e sobria, il che vale a renderli ancor più efficaci; il tentativo di Max Friedlaender di caratterizzarli come reviviscenza della cantata solistica barocca serve solo a nasconderne l'estrema originalità, che non ha precedenti né seguito. L'ostinato rifiuto di Brahms di permetterne l'esecuzione sta a indicare che qui trovano espressione i suoi profondi sentimenti personali.
di Heinz Becker (da "Johannes Brahms", ed. Giunti Ricordi, 1992)

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