Omeopatia musicale: pillole per attenuare il male dell'insensibilità culturale dilagante.
Curarsi con la musica senza necessariamente ricorrere al suono...

mercoledì, agosto 03, 2005

Alcuni giudizi di Andrés Segovia

Andrés Segovia (1893-1987)
La musica moderna
La musica «moderna» si trova al di fuori di quel che io chiamo «il mio tempo». Stringendo, potrei dire che io la eseguo, tranne quando essa è costituita da «rumori». Mi piacerebbe constatare l'evoluzione delle sperimentazioni che si stanno verificando in campo musicale, in modo tale che la cadenza che inizialmente si presenta come rumore, diventi poi suono e, finalmente, musica.

La chitarra e i compositori
La chitarra è come un giardino labirintico per i cui percorsi i compositori non possono transitare da soli. Se non vogliono smarrirsi dovranno percorrerli dalla mano di un chitarrista.

Allievo e maestro
Sono stato allo stesso tempo mio allievo e mio maestro. E ancora oggi continuo ad imparare. E' meglio essere allievo di un'arte a 90 anni, piuttosto che maestro a 14.

La chitarra
La chitarra è stata mia amante, mia moglie, mia figlia, la mia vita. E anche se è difficile come una donna isterica, io le sono stato fedele.

L'«eterna giovinezza»
La gente si chiede sempre com'è che mi mantengo così «giovane». La musica aiuta, ma anche il duro lavoro. Ma la cosa più importante è mantenersi in attività.

Preghiera
Segovia possedeva un forte senso umoristico e maneggiava con sapienza la più sottile ironia. Amava raccontare agli amici quella che era la sua preghiera all'Altissimo, che riflette anche quello speciale rapporto con la morte proprio del popolo andaluso:

Signore! Mi confesso un povero peccatore che non merita di godere della Tua compagnia. E' per questo che ti chiedo una sola cosa: Lasciami ancora quaggiù per altri 50 anni!

In altre occasioni, egli diceva:

Signore! Ti prego, ascoltami! Non vorrei addormentarmi in questa vita suonando la chitarra e svegliarmi nell'altra suonando l'arpa!

da Musicalia (Anno III n.13, maggio 1994)

Nessun commento: